Le ciclostoriche non sono gare, non si cronometra, semmai si chiede quanto manca al ristoro successivo.E anche se la gara è solo con se stessi, alla fine vincono tutti solo per il fatto di esserci stati.Le manifestazioni di tipo storico ed evocativo denominate “ciclostoriche” sono a carattere non competitivo, con la finalità di favorire la socialità e di promuovere il territorio e possono svolgersi anche su strade bianche, ovvero su tratti di strada non asfaltata, a velocità controllata.
I ciclisti vintage, se li conosci li emuli.
Se in questo periodo che ci ha abituato a vedere (evviva!) sempre più ciclisti – avvolti in lycra, su biciclette leggere e scattanti come giovani purosangue, o su ecologiche city-bike cariche di cestelli per la spesa, fino alle comode e-bike per andare oltre i propri limiti in souplesse – vi capitasse di incontrare strani personaggi in sella a bici pesanti come cancelli e con un pacco pignone così piccolo che sembra una confezione di caramelle Polo, personaggi che sembrano arrivare con la macchina del tempo da un’epoca lontana. Vestiti in lana cotta e caschetti di cuoio, con le camere d’aria a tracolla.Se li incontrate che arrancano per salite impervie e sterrate, caracollano giù per discese altrettanto impervie e sterrate, coperti di polvere o fango, a seconda del tempo che fa, ma comunque sempre sorridenti e felici, non sono pazzi ( o forse un po’ sì): sono i ciclisti vintage.